Mi sono ben accorta che vi sono in giro un gran numero di mostre che vengono organizzate per far vedere al pubblico le opere di Frida Kahlo, che io vi dico è una artista molto complessa e non facile da interpretare. Infatti quando sono andata a vedere la sua mostra, ho sentito molte ma molte persone che si lamentavano e dicevano che era troppo violenta o cruda nelle sue rappresentazioni, e che certe scene li urtavano. Ma, io mi dico, costa poi così tanto informarsi un poco su una artista prima di andare a vedere una sua mostra?
Dunque, io chiedo almeno a voi che mi leggete qui di tenere un poco almeno di rispetto verso chiunque si trovi nella circostanza di andare a vedere una qualche mostra: prima fate la gentile cortesia di sapere qualcosina sulla vita di autori che andate a vedere, e poi magari vi potete sfogliare qualche quadro su internet prima di andare a comprare un biglietto per poi lamentarvi dei soldi spesi. Insomma, vedete un po’ voi se alla mostra del vostro autore preferito uno viene lì e lo insulta.
Che poi non basta mica aprire il primo sito internet a caso, del tipo di guardare una pagina di Wikipedia, per poter dire che allora conosci tutto e ogni cosa. Ma da questo punto di vista io allora mi chiedo se a voi non convenga allora procedere a una analisi comparativa in proprio della artistica di un certo autore e di quelle che sono le sue opere esposte in una certa mostra. Forse, se si asseconda un ragionamento di questo tipo è ben possibile che si risolvano in anticipo molti problemi.
Quanta cultura in ogni mostra?
Cerchiamo per favore, io vi chiedo, di essere sinceri e pacati, e di riconoscere come in fondo e in sé e per sé già in prima battura, ogni singola mostra nasconda in realtà una vasta gamma di conoscenza e di cultura, tale da illuminare e aprire la mente di ogni singolo possibile interessato, che si appresti dunque a vivere in prima persona questa magica esperienza. Voi ne provate le sensazioni oppure siete usi a evitarle?
Io non apprezzo molto chi fugge dalla conoscenza e dalla cultura, magari per paura o perché si sente inadeguato: e infatti io penso che tutti possiamo accedere a questo mondo. Basta aprire a sufficienza la propria mente a nuove prospettive.