donne e arte

Le donne e l’arte

Vogliamo cercare io vi dico di essere sinceri e dunque anche e pure di stare attenti e di considerare con grande attenzione quanto vasto sia il possibile apporto all’arte che può essere dato da una donna. E qui non voglio dire che invece gli uomini non possono eh, sia ben chiaro, perché sarebbe una eresia e potrei essere smentita in poco tempo. Dico solo che anche le donne devono essere considerate, e ci sono molte ma molte prove in giro.

Una, giusto per dire quanto è già ovvio, è quella Artemisia Gentileschi che dà il nome al sito che io ho deciso di acquistare per fondare il mio blog sulla arte femminile. Ma questo è solo appunto un primo e abbozzato esempio che ci si può dire e considerare in punto di pittura, ma potete pensare anche ad altri ambiti dell’arte. Nella scrittura, per esempio, che cosa ne pensate di Saffo? Non credete che il suo apporto alla poetica sia stato fondamentale?

Insomma, io vi voglio dire che la donna nell’arte non è solo oggetto di arte, ma anche soggetto e protagonista di arte. Non è solo la Beatrice raccontata, o la Monna Lisa ritratta, ma è anche e appunto la Gentileschi che ritrae, è la Saffo che racconta. Insomma, vi sono così tanti esempi che noi poi vedremo nel tempo e nella evoluzione di questo blog, e vi posso assicurare che poi col tempo le cose saranno anche e pure più chiare ed evidenti anche a voi.

Una diversa sensibilità

Ma in cosa sta questo nuovo apporto e questa nuova cura? È ben semplice, io vi dico, e sta infatti nel fatto che bisogna considerare che la donna ha una diversa sensibilità con la quale ci si possa rapportare al mondo, e anche e pure una diversa prospettiva dalla quale si va e si viene a considerare la realtà che ci circonda. E da questa diversa sensibilità, io vi dico, dipende e discende anche un diverso modo di raccontare il mondo. Avete mai provato a leggere qualcosa della Mazzantini?

Giusto per citare, insomma, una autrice contemporanea: provate, allora, e ditemi se non è particolare il suo modo di vedere e di raccontare il mondo. E guardate poi anche i film che ne sono tratti, che hanno per regista suo marito, dunque un uomo: non vedete come chiare le leggere ma sensibili sfumature nella narrativa dell’uno e dell’altro?